quarta-feira

In Brasile i terroristi li chiamano rifugiati politici


Cesare Battisti non è un rifugiato politico, come vorrebbe farci credere il governo brasiliano del presidente Lula. Cesare Battisti è un terrorista condannato in contumacia all’ergastolo, con sentenze passate in giudicato, per aver commesso quattro omicidi durante gli anni di piombo (tre come concorrente nell’esecuzione, uno pianificato da lui ed eseguito da altri).

Per capire perché il terrorista Battisti non può essere considerato un rifugiato politico, basta rileggere la Convenzione di Ginevra del 1951, che definisce rifugiato

«colui che, temendo a ragione di essere perseguitato per motivi di razza, religione, nazionalità, appartenenza ad un determinato gruppo sociale o per le sue opinioni politiche, si trova fuori del Paese, di cui è cittadino e non può o non vuole, a causa di questo timore, avvalersi della protezione di questo Paese: oppure che, non avendo la cittadinanza e trovandosi fuori del Paese in cui aveva residenza abituale a seguito di tali avvenimenti, non può o non vuole tornarvi per il timore di cui sopra».

La decisione, spiega il ministro brasiliano della Giustizia Tarso Genro, si basa «sul fondato timore di persecuzione per opinioni politiche». Probabilmente il governo brasiliano considera l’Italia alla stregua della Cuba di Fidel Castro o dell’Afganistan dei Talebani. E già solo per questo il governo italiano si dovrebbe incazzare e anche di brutto.

Ancora prima del Brasile, è stata la Francia (da sempre ricettacolo di terroristi) ad ospitare la latitanza di Battisti grazie alla cosidetta “dottrina Mitterand“, che concede asilo ai terroristi, ancora meglio se sono italiani, a patto che questi non compiano reati sul suolo francese. Ma perché Battisti si è sempre rifiutato di rientrare in Italia per espiare la sua pena? «Sono sicuro - dice il terrorista - che se vado nel mio Paese, sarei assassinato».

Per rendersi conto che anche questa, come quella del rifugiato politico è una stronzata, basta capire chi sono le persone uccise dall’ex componente dei Proletari armati per il comunismo (Pac) tra il 1978 e il 1979. Si tratta di:

Antonio Santoro, maresciallo della Polizia penitenziaria (omicidio di cui fu l’esecutore materiale);
Lino Sabbadin, macellaio di Mestre (Battisti fece da copertura armata all’esecutore materiale Diego Giacomini);
Pierluigi Torregian, gioielliere (omicidio per cui Battisti fu condannato come co-ideatore e co-organizzatore);
Andrea Campagna, agente della Digos (omicidio di cui fu l’esecutore materiale).

Povera gente, non mafiosi sanguinari. La domanda quindi è: dopo tutto questo tempo, chi ha interesse ad uccidere uno come Battisti? Un miserabile terrorista che pensa che ammazzare un macellaio e un gioielliere sia lottare per il proletariato unito. Uno con il cervello talmente piccolo da partecipare all’omicidio di un autista della Digos (si badi bene: non del capo della Digos, ma dell’autista). Un fanatico che fa fuori un agente della polizia penitenziaria, non uno di quelli che i criminali in galera ce li sbattono, ma uno di quelli che al massimo ce li tengono.

La verità è che ostriche, caviale e champagne francese piacciono anche al comunista proletario armato, più o meno come la samba, il sole e il carnevale brasiliano. Atmosfere ideali per scrivere i suoi romanzi noir.

Se il vero timore di Battisti, tornando in Italia, è quello di non poter più godere della bella vita, qualcuno gli comunichi che i delinquenti nel Belpaese sono trattati da veri signori. Ancora di più i terroristi come lui che sono tra i più coccolati nei salotti radical-chic, si arricchiscono scrivendo libri, vengono riabilitati e diventano icone di sapere e saggezza, girovagando tra le televisioni e le Università a divulgare il loro Verbo.

Quindi, per cortesia, il terrorista Battisti e il governo brasiliano che favorisce la sua latitanza, ce ne ne raccontino un’altra, magari più credibile che cà nisciuno è fesso! (do.mal.)

Leggi anche i precedenti post su Francesca Mambro e Marina Petrella.

Fonte: Wikipedia

13 Comments:

At 10:36 PM, Anonymous Anônimo said...

imparato molto

 
At 10:22 AM, Anonymous Anônimo said...

La ringrazio per intiresnuyu iformatsiyu

 
At 6:57 PM, Anonymous Anônimo said...

imparato molto

 
At 12:41 AM, Anonymous Anônimo said...

leggere l'intero blog, pretty good

 
At 7:11 AM, Anonymous Anônimo said...

molto intiresno, grazie

 
At 8:37 AM, Anonymous Anônimo said...

leggere l'intero blog, pretty good

 
At 12:57 PM, Anonymous Anônimo said...

La ringrazio per Blog intiresny

 
At 5:30 PM, Anonymous Anônimo said...

Perche non:)

 
At 8:07 PM, Anonymous Anônimo said...

Si, probabilmente lo e

 
At 12:44 PM, Anonymous Anônimo said...

imparato molto

 
At 4:54 AM, Anonymous Anônimo said...

quello che stavo cercando, grazie

 
At 4:59 AM, Anonymous Anônimo said...

Perche non:)

 
At 7:44 AM, Anonymous Anônimo said...

necessita di verificare:)

 

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